Condividiamo la testimonianza del nostro don Dario Crotti, ex direttore della Caritas Diocesana di Pavia, che ha seguito già da più di due anni la situazione drammatica dei migranti bloccati al campo di Lipa. Il freddo pungente la mancanza di servizi igienici e di acqua potabile rende tutto quasi surreale, ma purtroppo è la cruda realtà vissuta da circa 900 persone. https://www.facebook.com/caritasdiocesanaPavia/videos/138195671463388
Rinnoviamo l’invito di Caritas Italiana che lancia di nuovo con forza un allarme per la estrema drammaticità della situazione a Lipa, come anche in molte altre località della rotta balcanica. “Non si può più aspettare – sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – è assolutamente urgente fare ogni sforzo per garantire un’accoglienza dignitosa e sicura, rafforzare l’assistenza umanitaria a Lipa e in tutti gli altri campi profughi della Bosnia e Erzegovina”. È necessario far cessare le prassi di respingimenti violenti sulla frontiera bosniaco-croata e ridiscutere le procedure e le politiche migratorie del paese e della regione, per sviluppare un sistema che tuteli maggiormente la vita e i diritti delle persone in transito o dei richiedenti asilo, procedure più snelle e sicure per il transito verso l’Unione Europea dei migranti, soprattutto di quelli in condizioni più vulnerabili, anche grazie a nuovi corridoi umanitari. Le persone in transito lungo la Rotta Balcanica sono infatti spesso in fuga da scenari di guerra e persecuzione, ed hanno pieno diritto alla protezione internazionale lungo il proprio percorso migratorio.