Laboratorio Scuole elementari

Progetto “Parole gentili – Per quanto piccolo nessun gesto di gentilezza è sprecato”*

Il laboratorio, presentato a una scuola primaria di Pavia attraverso il CSV Lombardia sud, è stato proposto in tre incontri ad una classe seconda. Il tema richiesto dalla scuola era la gentilezza, data l’età dei bambini si è deciso di partire da quali atti di gentilezza hanno fatto agli altri.

Nel corso dei laboratori partendo da dei disegni fatti dai bambini tra un incontro e l’altro e con l’aiuto di alcuni video si è ragionato assieme a loro su cosa sia la gentilezza e cosa voglia dire essere gentili verso gli altri. Inizialmente i disegni portati dai bambini mostravano atti gentili fatti verso persone a loro molto vicine (la mamma, il papà, la cugina, l’amico, i compagni di classe…), il passo successivo è stato quindi farli ragionare su tutte le figure che esistono nelle nostre città, ma che non percepiscono essendo “lontane” da loro. Le immagini che sono venute alla mente dei bambini, in parte autonomamente, in parte grazie agli aiuti dell’operatrice Caritas e della maestra, sono state “gli anziani”, “i senza fissa dimora”, “i bambini dei paesi più svantaggiati”, “i malati” etc.

A partire da quest’ultima riflessione si è introdotto il tema dei senza fissa dimora e del dormitorio Caritas, cos’è, chi accoglie, iniziando a dare un’identità a quelle figure che per loro erano “la persona che dormiva sulla panchina” o quella “a cui mia nonna dà qualche moneta”. Per portarli a concretizzare sempre di più questa immagine si è deciso, grazie all’aiuto di una volontaria Caritas, di creare con gli ospiti del nostro dormitorio un piccolo oggetto. Gli ospiti hanno creato delle farfalle con un doppio paio di ali, da assemblare, il paio di ali più grosso è stato decorato dagli ospiti, scrivendo sul retro una parola gentile e il proprio nome. Il paio di ali più piccolo e il corpo della farfalla è stato invece assemblato dai bambini che le hanno a loro volta decorate e scritto nome e parola gentile sul retro. Le farfalle complete sono state poi appese in classe dall’insegnante. Sia i bambini che gli ospiti sono stati felici del prodotto finito, tra loro non si sono potuti conoscere, ma ognuno di loro ha dedicato una parte del proprio tempo e del proprio impegno nella costruzione condivisa di queste “farfalle della gentilezza”, ricevendo in cambio il pensiero e l’impegno di una persona sconosciuta.

La scelta è ricaduta sulle farfalle perché, proprio come la gentilezza, appaiono fragili e facili da abbattere, ma hanno fatto un lungo percorso per arrivare ad essere ciò che sono e con la loro semplice presenza rallegrano chi le incontra.

*Esopo

Cos’ho imparato dai laboratori con Valentina?

1) Io ho aiutato la mia nonna con le pulizie di casa perché si sentiva tanto bene e lei ha sorriso… ho capito che la gentilezza è importante significa aiuto e rispetto per tutti

2) Ho imparato che bisogna dire buone parole e di dare il buon esempio agli altri e di aiutare chi ha bisogno.

3) La gentilezza è una cosa bella per noi e per gli altri significa ascoltare gli altri rispettarli e cercare di aiutarli. la gentilezza è quando sei felice di dare agli altri senza pensare a cosa avere in cambio

4) ho capito che bisogna sempre aiutare gli altri quando sono in difficoltà E che bisogna essere gentili con tutti.

5)bisogna aiutare le persone che ne hanno bisogno.

6)ho Imparato che bisogna essere gentili ed aiutare gli altri.

7)Valentina ha detto di incollare la nostra farfalla su quella che ci hanno portato dagli ospiti del dormitorio della Caritas. Ho imparato che bisogna sempre aiutare un amico, in ogni situazione è molto importante.

8)Valentina ci ha detto di incollare la nostra farfalla su quella che ci hanno dato dagli ospiti del dormitorio di Caritas. A me hanno dato quella di guillermo che viene dalla Spagna e c’era scritto perdon amigo e io gli ho scritto ti posso aiutare … perché aiutare un amico è molto bello gentile e importante .

9)Con Valentina ho capito che dobbiamo essere generosi con tutti; anche con chi non conosciamo e che donare rende felice non solo chi riceve ma anche chi dona

10) ho capito che  dobbiamo essere gentili con tutti e si deve aiutare chi ha più bisogno

11)ho imparato ad essere gentile con gli altri ad esempio aiutare gli amici in difficoltà

12)dagli incontri con Valentina Ho imparato che è bello è importante aiutare chi è meno fortunato di me

13) ho capito quando le persone che non c’erano i cibi vestiti le aiutiamo raccogliamo frutta e verdura anche soldi dobbiamo dire parole gentili

14) un giorno ci siamo collegati con Valentina della Caritas che ci ha detto di fare dei disegni che parlassero della gentilezza e della aiutare le persone che ci circondano ho imparato a dire parole gentili ad aiutare le persone che hanno bisogno

15) A lezione di gentilezza con Valentina della Caritas, ho imparato tantissime cose. Dobbiamo sempre aiutare persone in difficoltà dare una mano a  persone debol, dividere cibo e donare vestiti che non usiamo più. Possiamo aiutare con parola  gentile che può dare un grande sostegno. Se impariamo semplici cose il mondo diventa buono, senza guerra, senza fame.

16) ho imparato che tra noi bisogna aiutarsi sempre. Non per forza dando cibo o donando offerte di soldi, ma anche con semplici gesti: aiutando una persona anziana ad attraversare la  strada, cededo il proprio posto sull’autobus a chi ne ha bisogno, ascoltando che deve sfogarsi, regalando un semplice abbraccio